Dei famigerati “microfoni per misurazioni” e della vana gloria

Disclaimer: la presente nota contiene informazioni basate su considerazioni, misure ed esperienze e personali, nonché pareri di altri utilizzatori nel mondo e di informazioni reperite in rete. Esse non rappresentano dunque giudizi basati su test di laboratorio di alcun tipo, ne un confronto qualitativo assoluto tra i prodotti citati a titolo esemplificativo, rimanendo tutte scelte valide a seconda degli usi prefissati e dei budget disponibili.
(Bozza in elaborazione)
“Mi consigliate un microfono per misurazioni?”
(domanda posta in diverse forme e salse)

“MICROFONI PER MISURAZIONI”

Spesso sui forum o sui social, ritorna la domanda sulla scelta di un “microfono per misurazioni” e spesso si apre la diatriba tra microfoni economici e di fascia alta, sulla presunta inutilita’ dei primi, (con curve di risposte che suscitano orrore nei puristi essendo tutte diverse tra loro) e le superbe doti di ultra linearita’ dei secondi. Chi consiglia X, chi consiglia Y, chi Z….
Quel che emerge pero’ e’ la poca chiarezza nella stessa domanda quando si parla genericamente di “misurazioni”, potendosi raggruppare in questa generica definizione le piu’ svariate tipologie di esigenze e di interventi.
Il microfono e’ il primo accesso nel dominio acustico del nostro sistema di analisi…
Ce ne sono di tutti i tipi e per tutti i prezzi ed esigenze. Il punto e’ sempre lo stesso, quello comune a tutte le scelte di strumenti nel settore dell’audio professionale: ” A cosa dovra’ servire? Per l’uso cui sara’ preposto, che tipo di qualita’ e precisione ti e’ sufficiente?”
Idealmente per il famigerato “microfono per misurazioni” intendiamo un microfono di tipo omnidirezionale, con una risposta in frequenza idealmente “flat” dai 20 Hz ai 18 KHZ (o superiori per misure di laboratorio o particolari), con una risposta in fase idealmente senza group delay, con un range dinamico tra i 30 e i 140 dB SPL. Molti marchi producono microfoni che centrano piu’ o meno completamente questi parametri e obiettivi. Piu’ questi valori sono raggiunti piu’ ovviamente il costo del prodotto sale. Influenzano il prezzo anche il supporto offerto con specifici file di calibrazione, la possibilta’ di avere piu’ microfoni matchati tra loro con scelta delle capsule più simili ad esempio, la possibilita’ di lavorare in range di temperature piu’ ampi, etc

“A COSA DOVRA’ SERVIRE” dunque… cosa intendiamo per “misurazioni”?
Se ad esempio parlando di “misurazioni” intendiamo attivita’ compiute da tecnici competenti in acustica ambientale, titolati a svolgere lavori di carattere legale, allora le stesse norme richiamano l’uso di microfoni in classe 1 ( microfoni di alta qualità per dirla in maniera grossolana, rispondenti a determinati e stringenti riferimenti tecnico normativi – DECRETO 16 Marzo 1998 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico ). Qui non ci sono dubbi dunque. Chiaramente avere un microfono in classe 1, al netto di tutto quello che diremo successivamente, non guasterebbe.
Se l’intento e’ quello di realizzare misure di laboratorio o di precisione in generale (ad esempio misure di diffusori in camera anecoica, ottimizzazione degli ascolti di uno studio, installazioni audio particolari, etc ), allora ha perfettamente senso investire in un microfono alla nostra portata, che sia della migliore qualità possibile in riferimento alla qualità stessa della capsula, costruttiva (sia meccanica che elettronica), con i migliori parametri (sensibilità, etc…) possibili. Parliamo di microfoni costosi, generalmente con diaframma in metallo (titanio ad esempio) e di costruzione con tolleranze meccaniche molto strette. Ne sono esempio tra i prodotti commerciali il SoundFirst SF101 a, il DPA 4007 (che però non ha diaframma in Titanio, ma di un polimero con rivestimento esterno in Nickel) Parliamo di microfoni in Classe 1 (ma anche di alta qualità in Classe 2). Scendendo di prezzo, per stare in un budget intorno ai 500/700 euro, le scelte ricadono sul JOSEPHON C445H e sugli Earthwork M30 – M23, questi ultimi ovviamente con diaframmi in materiale plastico, non metallico.
Se invece per ” misure” intendiamo i vari procedimenti di verifica ed analisi per l’ottimizzazione di sistemi sonori per applicazioni live ( allineamenti, eq sul campo, spl non a fini legali, etc etc,), allora a mio avviso non ha senso investire grosse somme di denaro e spiego perche’.
Tutti i microfoni economici ( intendo tutti quelli diversi dai microfoni di fascia alta sopra citati), hanno sostanzialmente la stessa tipologia di capsula con diaframma in plastica. Sembrerebbe che per la maggior parte dei microfoni economici, le capsule abbiano la stessa provenienza asiatica. Molto spesso, lo stesso microfono asiatico viene marchiato da differenti brand. Ciò che differenzia i vari microfoni economici ( sotto i 200 euro) è dunque la differente qualita’ costruttiva ( meccanica ed elettronica), nonche’ il supporto che i vari marchi offrono. Per le capsule ad esempio, alcune case richiedono ai fabbricanti asiatici, una piu’ o meno accurata selezione delle stesse o migliori procedimenti costruttivi. Alcune aziende europee realizzano loro stesse anche le capsule, sia con diaframmi in materiale plastico che di prodotti di fascia più alta.
Parlando però di live, il problema che dovrebbe balzare subito in mente e’ che un microfono di misura e’ un oggetto molto delicato e fattori non prevedibili come urti, forti sbalzi termici o di umidità, etc…possono danneggiarli in un attimo in modo permanente o anche solo parzialmente, modificando ad esempio la loro risposta in frequenza. E’ da sciocchi pertanto spendere soldi per questi microfoni rischiando di vederseli calpestare, rubare, etc… Parlando di microfoni economici, essi presentano delle differenze anche sostanziali da esemplare ad esemplare anche nell’ambito dello stesso modello e marchio. Essi presentano divergenze a volte sensibili nelle risposte in frequenza e di fase, al di sotto dei 100 hz e sulle alte frequenze, di solito gia’ a parire dai 4/5 Khz. Ma sostanzialmente all’interno di questo range si equivalgono…
Cerchiamo di capire meglio quello di cui stiamo parlando: applicazioni live dicevamo…..
Quando parliamo ad esempio di allineare main e sub, un delay in una sala, un frontfill, di aggiustare i livelli relativi in un sistema multivia, di fare una Eq di massima di un sottosistema, etc…. allora dovremmo sapere che stiamo parlando sostanzialmente di misure di natura “RELATIVA”.Come dicevo precedentemente se è ovvio che possiamo usare per questi lavori costosissimi microfoni, è altrettanto vero che possiamo coprire queste esigenze anche con un solo microfono economico. In casi come questi, che il microfono sia un DPA dalla flattissima risposta in frequenza e senza la minima deviazione della fase, o che sia un ecm 8000 cambia poco. Sono pronto a dimostrarvelo in qualsiasi momento ovviamente, o a dimostrarmi il contrario. Sono misure relative, la stessa traccia salvata in un punto o di un sottosistemae’ usata come riferimento per un altro punto o un altro sottosistema, etc…
Per quanto riguarda l’eq poi, riferendomi al discorso dei 100 Hz/5 Khz, vorrei sapere quanto sia realmente praticabile effettuare misure con microfoni ultra lineari e interventi di eq in questi estremi, sopratutto negli ambienti chiusi, che non possano essere fatti diversamente ( usando il famigerato orecchio per le HF ad esempio).
Differente e’ il caso invece in cui si voglia in un live, ad esempio, utilizzare più microfoni
contemporanemante per effettuare medie spaziali di eq o per misure multiple che interessano principalmente il range delle HF. In questo caso o puntiamo a microfoni di fascia alta che sostanzialmente hanno la stessa risposta, oppure scegliamo microfoni relativamente economici ma di cui le aziende forniscono file di calibrazione individuali o prodotti tra loro matchati.
Certo occorre tenere presente che i microfoni economici hanno una vita media molto bassa rispetto ad un microfono costoso….
In definitiva anche un ecm puo’ fare il lavoro che TU SAI FARGLI FARE.
Ed ora qualche consiglio per gli acquisiti a titolo esemplificativo:
Un’ottima scelta in termini di “rapporto qualita’ / prezzo” e valutando i fattori di assistenza e supporto (anche se onestamente, dopo essere stato uno dei primi in Italia ad utilizzarli intensamente, odio fare “pubblicità”) e’ quella degli ISEMcon EMX 750. un microfono di ottima qualita’ meccanica ed elettronica, made in germany (viene importato i Italia). Giunge con ben due file di calibrazione ( per gli altri marchi spesso essi vengono forniti con un costo a parte). Un pregio di prodotti e aziende come queste e’ che in caso di guasto le capsule sono facilmente sostituibili in assistenza, e si puo’ fare richiesta di ottenere uno o piu’ microfoni matchati tra loro. etc. Sempre Isemcon produce il nuovo ISEMic microfono di misura per dispositivi mobili ( si alimenta direttamente dal bias di questi) e che con un apposito adattatore per phantom ed impedenza, puo’ essere usato come un normale microfono di misura con una scheda ausio. Una soluzione modulare ed una spesa intelligente. Per una descrizione piu’ precisa in italiano rimando alle mie note sulla mia pagina.

Un altra OTTIMA ed ITALIANISSIMA scelta in tal senso è costituita dai MELlab MYc-3. Costruzione “artigianale”, intesa come estrema cura ed attenzione del dettaglio, in un solido e bello acciaio navale. Le capsule sono si con diaframma in poliestere, ma sono di provenienza nipponica e presentano valori di rumore di fondo e distorsione migliori delle sorelle del resto dell’Asia. Ho chiesto a Stefano Simonelli e la sua troupe, di selezionare per me le migliori 4 capsule con le più simili caratteristiche fisiche, meccaniche e risposta in frequenza. Ho così potuto ordinare 4 bellissimi MYc-3 Matchati. Un servizio ed assistenza che in pochi possono garantire. Certamente i grandi marchi vendono coppie e quad mancate…ma a prezzi spropositati. Ho verificato come un eventuale problema possa essere tranquillamente e tempestivamente risolto da MELlab in tempi celeri.
Bellissime ed originali le custodie.
Ho anche ordinato un TX_3 che si può usare come microfono con sistemi radio con connettore tipo Shure. Ovviamente può essere customizato un cavo per ogni tipo di attacco.Il TX-3 è fornito su richiesta con un cavo adattatore di phantom power, specifico e realizzato ad hoc, per usarlo come un normale microfono con dispositivi in grado di fornire la phantom (schede audio).

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In alternativa molto valide le scelte di un Beyerdynamic MM1 per stare nella stessa fascia di prezzo (intorno ai 200 euro) di una delle tante varianti “curate” simil ECM di altri marchi, come il Dayton Audio EMM6 di cui viene fornito sul sito anche un file di calibrazione. Salendo un po di prezzo, diciamo intorno ai 300/400 euro, abbiamo l’Audix TM1 e a salire ancora gli Earthwork M30 – M23 (circa 600/900 euro) ( ho visto concretizzarsi piu’ volte l’immagine di un facchino che spostando un baule fa cadere a terra un M30, più volte… ). Considerate che siamo entrati nel range di prezzo (400 sterline) del JOSEPHON C445H, che valuterei senza riserve, rispetto a questo gruppo di microfoni.
se volete risparmiare arriviamo alla fascia di prezzo, de i vari RTA, beyer M1.Tutti validi per usi live….
Scendendo di prezzo abbiamo i Rational Acoustics RTA- 420 a. Sono piccoli, ti arrivano con una bella borsetta e accessori. Parlo chiaro… non cambia nulla rispetto ad altri microfoni economici in termini qualitativi. Occorre tenere presente inoltre che sono pin 3 hot (da tenere presente solo se nel contempo stai usando un altro microfono con pin 2 hot. Se ne usi uno il problema non sussiste…in realtà non sussiste nemmeno usandolo con altri differenti microfoni, basta invertire la polarità! ). Ne ho avuti 3, ma si sono rivelati abbastanza fragili, almeno per il mio personale duro uso on the road. Conservo ancora le bellissime custodie invece…ma non le windscreen color senape!
Al di sotto come prezzo abbiamo l’ecm 8000 et simila, anch’esso una buona scelta economica alla luce di quanto sin qui detto. Ho vari ecm sempre pronti all’uso nella mia valigetta.

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Microfono omni di alta qualità made in USA. Capsula ACO con diaframma in Titanio. Diametro di 13,2 mm. E’ progettato, come altri microofni di fascia alta, affinchè la capsula resisti entro certi margini agli effetti degli agenti atmosferici e di Sole, urti, etc…LA sensibilità cambia solo di 0,01 dB ad ogni grado °C, da -10 a + 50 °C. Ha un rumore elettronico di 13 dB A-w, la sensibilità è -36 dBV per Pascal, SPL massimo 138 dB, Dynamic RAnge 125 dB.
E’ fornito con custodia rigida protettiva, individual frequency responce curve, file di calibrazione, ACO Factory response della capsula, adattatore per stand.
Disponibile anche il modello SF111a , che è una versione particolare, con capsula di Tipo 1, con 4 dB di sensibilità in più, e rumore inferiore di 3 dB.

DPA 4007  

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Derivato dai Bruel & Kjaer’, inferiore ad essi come qualità della capsula realizzato in Danimarca. La capsula ha un diaframma in materiale plastico con rivestimento in nickel – cromo. Regge livelli di picco fino a 155 dB SPL , con rumore di fondo di 24 dB A-w. Risposta lineare fino ai 40 Khz.
La sensibilità cambia solo di 0.02 dB per °C.
Il diametro della capsula è di 12 mm. Viene venduto insieme ad un case e con adattatore e windscreen, certificato della risposta in frequenza, file di calibrazione. In foto la prima versione del microfono ora in produzione in una nuova versione.

Josephson C550H

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Realizzato in USA. Uno dei microfoni più copiati nella forma del suo corpo metallico….ma solo nella forma!
Hanno tutti la stessa risposta, la stessa sensibilità, ognuno numerato e un adesivo di calibrazione. La capsula ha un diametro di 13,2 mm. venduto in una pratica borsetta. A parte è possibile avere il certificato della sua risposta in frequenza.
specifications
. Type: Capacitive pressure transducer, prepolarized backplate
Frequency Response: 20Hz – 20kHz ±2dB
Dynamic Range dB SPL: 35 – 135
Polar Pattern: Omnidirectional
Impedance: 50Ω
Phantom Power: 15 – 50Vdc
Connector: 3 pin XLR, pin 2 positive

Earthwork M30 e e M23

 

Deriva dal SMAARTMIC™ di EAW. Decisamente di ottima qualità costruttiva, sia meccanica che elettronica. Capsula di 6 mm, omnidirezionale (30 mV/Pa; 5 – 30,000 Hz), risposta in frequenza “flat” dai 5 Hz ai 30 Khz per il M30 ai 20 Khz per il M23, impedenza 100 Ohm, Max SPL 142 dB, Self-noise 22.0 dB(A). Viene fornito con un certificato della risposta in frequenza e A RICHIESTA un file di calibrazione. Come i microfoni di fascia più alta, è un microfono in Classe 1 ( e ANSI e standard IEC 61094).
Non conosco l’assistenza, non so che tempi e costi necessita una eventuale riparazione . Sono disponibili coppie o “triplette” matchate.

http://www.earthworksaudio.com/microphones/m-series/m23/

http://www.earthworksaudio.com/microphones/m-series/m30/

 

Audix TM1

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Capsula del diametro di 8 mm. Un file di calibrazione può essere acquistato in un pacchetto accessori a parte.

http://www.audixusa.com/docs_12/units/TM1_-_TM1_PLUS_.shtmlhttp://www.audixusa.com/docs_12/units/TM1_-_TM1_PLUS_.shtml

Beyerdynamics MM 1

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Dayton Audio EMM-6

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Technical Specifications: • Capsule type: 6 mm electret condenser • Polar pattern: omnidirectional • Frequency response: 18 Hz – 20 kHz • Impedance: 200 ohms between pins 2 and 3 • Sensitivity at 1 KHz into 1K ohm: 10mV/Pa (-40dBV, re. 0dB = 1V/Pa) • Max. SPL for 1% THD @ 1000 Hz: 127 dB • S/N ratio: 70 dB A-weighted • Connector: gold plated XLR • Phantom power: +15 V to +48 V • Weight: 144 grams (microphone unit only)

 

BEHRINGER ECM8000

http://recordinghacks.com/microphon…
C’è chi fa girare questa foto dove si vedono decine di differenti risposte in frequenza di altrettanti ECM….bene, dopo aver letto questa note saprete in che misura dargli influente peso.12799121_10207345607792540_8246765506213999932_n12794460_10207345644873467_5135344925085355728_n-2

Apex Electronics – Apex 220

http://apexelectronics.com/microphones/special_applications/test_reference/product/apex220/

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http://recordinghacks.com/microphones/Apex-Electronics/220

AVENSON AUDIO STO-2

https://avensonaudio.com/sto2/

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NADY CM 1000

http://www.nady.com/product-category/microphones-studio-wired/

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2 pensieri su “Dei famigerati “microfoni per misurazioni” e della vana gloria

  1. Salve, io uso un ecm 8000, per il mio hobby ( costruire diffusore acustici…per il mio salotto e qualche amico che si fida!) chiaramente come detto prima , a livello amatoriale ( software usato ARTA &LDS) , sicuramente l’ECM non e’ il massimo ma usando un calibratore , e calibrando il microfono il risultato finale lo rende “accettabile!? E’ palese che dovrei spendere qualcosa in piu’ per avere un microfono migliore, tenendo presente una spesa quasi accessibile di 200 eu ( faro’ tesoro dei mic consigliati, visto che non ho esperienza nel campo) e chiedo , il calibratore e’ sicuramente necessario anche per questi!? Sicuramente e’ piu’ sicuro avere un prodotto che il produttore puo’ calibrare e rispedire ..E con la mia cifra max di cui posso disporre , vale la pena “cambiare” microfono ( riferito alla mia tipologia d’uso ) , oppure calibrando il mio microfono ottengo un risultato affidabile!?
    Grazie Francesco

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    • buon giorno francesco.
      Costruire diffusori richiede adeguata strumentazione e adeguati spazi. in ogni caso, essendo questa attivita’ hobbystica e sporadica, direi di andare cauti con gli acquisti. questo e’ uno dei casi, come detto nell articolo, in cui bisognerebbe investire qualcosa in piu.
      Potresti puntare ad un M30 ccosta intorno qi 600 euro se non sbaglio ( al netto di quanto detto nell articolo).
      con 200 euro non otterresti grandissimi miglioramenti. una opzione potrebbe essere quella di puntare a correggere il tuo attuale ecm.
      Altrimenti, con la consapevolezza dei limiti gia’ spiegati, puoi prendere un Mellab MY3c. scrivi al costruttore chiedendo un file di calibrazione fatto con attenzione, spiegando le tue esigenze. Normalmente comunque, i Mellab vengono gia’ forniti di questi file.
      come calibratore potresti prendere un Isemcon SC1, che pero’ costa sui 260 euro credo, quindi fuori budget. in realta’ e’ un acquisto che puoi rimandare, non essendo strettamente urgente
      grazie dle contatto e buon tuning

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